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Touré, Sékou.

Uomo politico guineano. Orientatosi all'attività politica e sindacale, nel 1946 fu tra i fondatori del Rassemblement Démocratique Africain, mettendosi presto in luce per la sua attività a favore dei lavoratori africani e per il suo intransigente anticolonialismo; ricoprì importanti cariche sindacali, che presto lasciò per dedicarsi interamente alla lotta per l'indipendenza della Guinea dalla Francia. Nel 1951 fondò il Parti Démocratique de Guinée (PDG) e l'anno successivo, vincendo le elezioni amministrative, fu eletto sindaco della capitale Conakry; deputato all'Assemblea nazionale francese nel 1956 e vicepresidente del Consiglio esecutivo di Guinea nel 1957, nel 1958 fu tra i principali promotori della campagna per l'indipendenza della Guinea (V. GUINEA). Proclamata l'indipendenza del Paese, T., che nel frattempo era stato eletto presidente della Repubblica e capo del Governo, instaurò un regime a partito unico e si schierò su posizioni di neutralismo, pur accettando aiuti economici dall'Unione Sovietica e dalla Cina popolare. Nel tentativo di realizzare il programma di unificazione politica africana, sostenne la politica del presidente ghanese K. Nkrumah (V. NKRUMAH, KWAME) e nel 1966, alla destituzione di questi, gli diede asilo politico. Negli anni seguenti T. fu rieletto per sei volte alla presidenza della Repubblica; a partire dalla metà degli anni Settanta egli fu tuttavia costretto, a causa delle condizioni economiche sempre più critiche del Paese, a un riavvicinamento alle potenze occidentali e in particolare alla Francia. Morì durante un viaggio negli Stati Uniti (Faranah 1922 - Cleveland 1984).